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Ordigno nell'auto di un avvocato, scarcerato uno degli arrestati di Pachino

Il tribunale di Catania

Il Tribunale del Riesame di Catania ha annullato l’ordinanza del 10 aprile scorso del gip del Tribunale di Siracusa solo per una delle quattro persone accusate dell’intimidazione ai danni di un avvocato, nella veste di curatore fallimentare, colpevole di aver concluso la procedura che di fatto sottraeva la gestione di una pompa di benzina ad un’azienda a loro riconducibile.

Scarcerato Giovanni Aprile, 40 anni, di Pachino difeso dall’avvocato Giuseppe Furrieri. Confermati i provvedimenti restrittivi per Giuseppe Vizzini, 59 anni detto Peppe Marcuottu, i figli Simone Vizzini, 29 anni, e Andrea Vizzini, 24 anni.

Inoltre i giudici del Riesame non hanno riconosciuto l'aggravante mafiosa ma solo quella delle violenze e le minacce a pubblico ufficiale. Dalle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta, i magistrati della Dda di Catania avevano scoperto un piano per uccidere il giornalista Paolo Borrometi.

Il danneggiamento dell'auto di proprietà dell'avvocato Adriana Quattropani è avvenuto lo scorso 29 dicembre. Il legale, in qualità di curatore fallimentare stava ponendo i sigilli a un distributore di benzina gestito dalla ditta della moglie di Giuseppe Vizzini.

Gli investigatori hanno ricostruito quanto accaduto in piazza Indipendenza grazie alle telecamere che riprendono le fasi dell'attentato, compreso l'acquisto di un accendino poco prima dell'esplosione.

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