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Priolo, fuoriuscita di combustibile dal pontile Isab

PRIOLO. La Procura della Repubblica ha aperto una inchiesta sullo sversamento in mare, nella rada di Augusta, un consistente quantitativo di olio combustibile fuoriuscito dall’Isab Nord di Priolo. Un dirigente dello stabilimento risulta iscritto nel registro degli indagati. È stato posto sotto sequestro l’oleodotto che ha avuto la perdita, frattanto i magistrati, Francesco Paolo Giordano e Tommaso Pagano, hanno iscritto nel registro degli indagati un funzionario del colosso petrolifero sotto il controllo della Lukoil. Sono state avviate le indagini per comprendere le cause di quel che sembra essere un incidente ed il prodotto finito in mare è stato arginato dalle panne assorbenti anche se una parte di esso si sarebbe spalmato sulla terraferma. Nelle prossime ore è previsto che venga conferita una perizia.

L’obiettivo, adesso è naturalmente quello di evitare l’inquinamento delle acque. Intanto i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale hanno prelevato alcuni campioni che saranno esaminati con cura nei laboratori. Secondo una prima ricostruzione, i primi ad avere ricevuto l’allarme sono stati i militari della Capitaneria di porto di Augusta che hanno poi informato l’autorità giudiziaria. Sono stati compiuti dei sopralluoghi nella porzione in cui è avvenuto lo sversamento, il primo dall’inizio dell’anno, e sono state ascoltate alcune persone - a quanto pare si occuperebbero di manutenzione - per ricostruire con esattezza le modalità con cui il prodotto è finito in mare.

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