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Truffa, il Riesame: l'ex sindaco di Priolo torni ai domiciliari

Antonello Rizza

SIRACUSA. Il tribunale della libertà di Catania ha accolto l'appello della Procura di Siracusa contro la decisione del Gip di revocare la misura degli arresti domiciliari sostituendola con il divieto di dimora nei confronti dell'ex sindaco di Priolo Antonello Rizza.

L'ex sindaco però non torna ai domiciliari perchè l'ordinanza - dicono i legali del politico - non è immediatamente esecutiva. Candidato alle elezioni regionali nella lista di Forza Italia, Rizza era stato posto ai domiciliari nel novembre scorso nell'ambito dell'operazione Res Publica su un presunto giro di appalti pilotati con l'accusa di truffa, tentata truffa e turbativa d'asta.

Rizza si era dimesso dalla carica di primo cittadino e, al termine dell'interrogatorio di garanzia, il gip lo aveva rimesso in libertà disponendo il divieto di dimora a Priolo. Il sostituto procuratore Margherita Brianese aveva chiesto inizialmente la misura cautelare del carcere rigettata dal Tribunale.

La decisione sarà applicata quando diventerà definitiva, ma i legali difensori di Rizza, Domenico Mignosa e Tommaso Tamburino, hanno già preannunciato ricorso in Cassazione. "Rispettiamo il provvedimento del tribunale ma non lo condividiamo - ha spiegato Tru Tamburino - Il tribunale ritiene ci siano attuali e concreti esigenze cautelari ma Rizza non può incidere sulla cosa pubblica non ricoprendo più alcun incarico al Comune di Priolo". Accolto anche il ricorso per la sospensione dai pubblici uffici di due dirigenti del comune di Priolo coinvolti nell'inchiesta.

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