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Si è dimesso il sindaco di Priolo
Ma resta candidato alle Regionali

Antonello Rizza

PRIOLO. Il sindaco di Priolo Antonello Rizza, agli arresti domiciliari da sabato scorso con l'accusa di truffa, tentata truffa e turbativa d'asta e candidato alle regionali nella lista di Forza Italia, si è dimesso dalla carica.

Lo ha reso noto il suo legale, Domenico Mignosa, ribadendo tuttavia che il suo assistito non intende ritirarsi dalla corsa per la conquista di un seggio all'Ars. Rizza, che ha altri 4 procedimenti giudiziari con 22 capi d'imputazione, ha chiesto di essere sottoposto al più presto a interrogatorio da parte del Gip di Siracusa.

L'ormai ex primo cittadino ha motivato la decisione di dimettersi dalla carica di sindaco con la necessità di svolgere la sua campagna elettorale per le regionali senza limitazioni. Dimettendosi, infatti, verrebbero meno le esigenze cautelari. Anche per questo motivo, sempre tramite il suo legale, ha sollecitato di potere chiarire la propria posizione davanti al Gip.

Rizza è ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione del Comune di Priolo. Un'ordinanza che sin dall'inizio non gli aveva fatto cambiare idea sulla sua candidatura: "La legge Severino me lo consente, non mi ritiro: continuerò la mia campagna elettorale", aveva detto ai suoi legali subito dopo il provvedimento del tribunale.

Per il Gip Giuseppe Tripi, l'inchiesta "Res Pubblica" in cui Rizza è coinvolto fa luce su un "consolidato sistema di illegalità diffuso all'interno e all'esterno dell'amministrazione comunale", che, per il giudice, è finalizzato al "condizionamento e alla prevaricazione per il perseguimento illecito di finalità di tipo personale e clientelare".

Tra i 14 indagati anche due dirigenti del Comune, Salvatore Cirnigliaro e Flora La Iacona, e un imprenditore, Francesco Artale, amministratore della 'Indie sound music sas'. I reati contestati riguardano la gestione di piccoli appalti che sarebbero stati truccati, uno anche alla Consip, con codici alterati per consentire la vendita dei beni ad un prezzo maggiorato.

Ma le conseguenze dell'inchiesta per truffa sul Comune di Priolo sono soprattutto di carattere politico, con la spaccatura del fronte del Centrodestra siciliano. Un fronte che fino a sabato mattina sembrava monolitico. Anzi, la spaccatura non è soltanto fra i partiti interni alla coalizione pronta a presentarsi unita alle Regionali del 5 novembre ma arriva a minare persino le fondamenta di Forza Italia.

Una divisione interna, dunque, i cui effetti saranno più nitidi soltanto nelle prossime ore o forse soltanto dopo il voto del 5 novembre. Di certo c'è lo scontro, consumato attraverso i comunicati stampa rilanciati già nel corso della mattinata e che fugano i dubbi sul fatto che la candidatura di Rizza, sin dalle prime ore, non sia stata digerita nel migliore dei modi da parte di tutti i protagonisti di questa campagna elettorale.

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