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Il delitto di Rosolini: "Le diede fuoco lui, mia figlia me lo disse a gesti"

ROSOLINI. «Era il giorno della Festa delle donne, mia figlia era dolorante e ustionata su un letto d’ospedale e io le ho chiesto: è stato lui? Se è stato lui stringimi la mano... e lei me l’ha stretta».

Rivive secondo per secondo quei tremendi momenti dei primi di giorni marzo, dentro una stanza dell’ospedale Civico di Palermo la madre di Laura Pirri, la trentunenne di Rosolini morta lo scorso 25 marzo, dopo 18 giorni di agonia a causa delle gravi ustioni riportate sul 40 per cento del corpo.

A uccidere la giovane ragazza, secondo gli agenti del commissariato di Pachino e la Procura di Siracusa, è stato il compagno Sebastiano Iemmolo, L’uomo, 36 anni, si trova adesso nel carcere di Cavadonna a Siracusa ed è accusato di omicidio. Ieri il giudice ha convalidato l’arresto.

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