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Arte e integrazione, il centro profughi di Floridia apre al pubblico

FLORIDIA. «Questa terra mi ha accolto ed è qui che voglio mettere radici, crearmi un lavoro e formarmi una famiglia». Sono le parole di Buba, 18 anni, giunto alcuni mesi fa dal Senegal ed ospitato allo Sprar «Obioma» di Floridia, in provincia di Siracusa, dove ieri sera si è celebrato il primo degli eventi promossi dalla Rete «Sol.co.» per la Giornata mondiale del rifugiato.

I giovani provenienti dal Senegal, Mali, Gambia, Camerun, e Sierra Leone hanno esposto le loro creazioni: mattonelle in argilla che testimoniano il loro passaggio all’interno dello Sprar. Per loro anche l’opportunità di imparare una professione, proprio come Buba.

«Abbiamo creato queste mattonelle – ha detto – ma siamo impegnati pure con laboratori linguistici e tirocini, come me all’interno di un’azienda di autodemolizioni».

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