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Mafia, confiscati beni per 1,3 milioni a un imprenditore di Augusta

CATANIA. Personale della Direzione investigativa antimafia di Catania, su proposta del Direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, sta confiscando beni per 1,3 milioni di euro a un imprenditore di Augusta, Francesco Pasqua, 58 anni, operante nel settore del movimento terra e del trasporto merci conto terzi.

Era stato arrestato nel febbraio del 2014 dalla Dia, nell'ambito dell'inchiesta 'Prato verde' della Procura, per associazione mafiosa. E' stato poi scarcerato, il procedimento penale risulta ancora pendente. Secondo l'accusa l'imprenditore, tra l'altro, avrebbe favorito la latitanza di Privitera, che si è sottratto, dall'ottobre 2009 al gennaio 2010, all'esecuzione del decreto di fermo emesso a suo carico nell'ambito dell'operazione di polizia denominata "Revenge". E' proprio durante le indagini sulla latitanza di Privitera che è emersa la figura di Francesco Pasqua, fino a quel momento estraneo alle cronache giudiziarie, per aver fornito supporto logistico. Secondo quanto rilevato dal Tribunale di Siracusa l'appartenenza dell'imprenditore al clan mafioso sarebbe iniziata tra il 2006 e il 2007.

Il provvedimento della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Siracusa dispone la confisca dei beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie a vario titolo riconducibili all’indagato per un valore complessivo di oltre 1.300.000 euro.

 

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