Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La fiction sui fantasmi di Portopalo, il sindaco insorge: «Immagine negativa»

Un frame della fiction Rai

PORTOPALO. È polemica, ancora una volta, a Portopalo sul tragico naufragio di Natale del 1996. A suscitare ancora reazioni controverse su quella triste vicenda, che ha visto protagonisti indirettamente anche i pescatori del comune marinaro della provincia di Siracusa, è adesso la fiction con Beppe Fiorello «I Fantasmi di Portopalo», in onda su Rai 1.

Nessuno dei cittadini di Portopalo ieri mattina, ha preso parte alla proiezione in anteprima della fiction tratta dal romanzo del giornalista Giovanni Maria Bellu, che racconta la storia di Salvatore Lupo, il pescatore portopalese che nel 2001 nel canale di Sicilia tra le sue reti trovò dei vestiti tra cui un paio di pantaloni con dentro un documento d’identità appartenente ad un diciassettenne passeggero della “carretta del mare” affondata la notte di Natale del 1996, in programma al cineteatro «Gozzo».

In sala erano presenti i ragazzi di alcune classi dell’ istituto comprensivo, gli studenti dell’istituto «Bartolo» di Pachino, l’amministrazione comunale e gli assessori regionali al Turismo e alla Formazione Anthony Barbagallo Bruno Marziano. La sensazione, confermata dall’intervento del sindaco Giuseppe Mirarchi, è che la storia di Lupo raccontata nel romanzo di Bellu, possa ancora avere di nuovo ripercussioni sui cittadini di Portopalo, e non sull’attività di pesca come successe all’epoca con il sequestro di alcuni pescherecci e l’interruzione dell’attività marinara, ma sull’immagine che la fiction potrebbe dare della gente che vive nel paesino più a sud d’Europa.

DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE

Tag:

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia