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Inchiesta firme false a Siracusa, nel mirino un’altra lista vicina al Pd

SIRACUSA. Mentre Grillo tuona contro il Pd per la vicenda delle presunte firme false a Siracusa, si scopre che l’indagine si allarga ad un’altra lista, collegata, come la prima, al sindaco eletto, l’esponente renziano del Pd, Giancarlo Garozzo.

Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, attacca duramente, nel suo blog, il Partito democratico, spiegando che «le liste riportano firme che sono state pubblicamente disconosciute dagli stessi cittadini, numeri di documenti di identità non corrispondenti al vero, date di nascita errate, elementi alterati. Sulle ipotesi di reato adesso indaga la magistratura. Ma il Pd, invece, cosa ha fatto o cosa intende fare adesso davanti a questa nuova indagine giudiziaria che lo riguarda?».

Ieri, intanto, gli agenti della polizia di Stato inviati dalla Procura di Siracusa, al comando del responsabile della sezione Giuseppe Giliberto, si sono presentati negli uffici elettorali del Comune per sequestrare la documentazione di una nuova lista - «Per Garozzo sindaco - Amarla per cambiarla» - che ha partecipato alle elezioni amministrative del 2013 a sostegno della candidatura a primo cittadino dell’attuale capo di Palazzo Vermexio.

«Su Garozzo sindaco, lista di cui ho preso copia – spiega il sindaco di Siracusa Garozzo -, non ci sono né fotocopie di firme né omogeneità delle firme per quanto ho potuto appurare ad occhio. Mi aspetto che ci sia un controllo su tutte le 14 liste civiche presenti alla competizione elettorale e non solo su quelle legate alla mia candidatura 2 su 2. E le altre 12?».

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