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Il delitto di Priolo, una "faida" tra spacciatori

Davide Greco, Christian De Simone e Roberto De Simone

PRIOLO.  Divergenze legate al mercato degli stupefacenti. Ci sarebbe la droga dietro l’uccisione di Alessio Boscarino, il ventiquattrenne di Priolo, con piccoli precedenti, freddato a colpi d’arma da fuoco la scorsa settimana.

Gli agenti del commissariato di Priolo e della Squadra mobile, nell’ambito dell’indagine coordinata dal Procuratore capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano e dal sostituto procuratore Margherita Brianese, avevano già arrestato, nei giorni scorsi, Davide Greco, un ventinovenne ritenuto il presunto esecutore dell’omicidio.

Il ventinovenne, però non avrebbe agito da solo, e anche per questo le indagini da parte degli uomini della Questura erano proseguite in maniera intensa con una vera e propria caccia all’uomo. E con ogni probabilità, è proprio perchè si sentivano braccati che sabato sera i fratelli Christian e Roberto De Simone, 33 e 26 anni, si sarebbero presentati negli uffici della Questura per costituirsi.

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