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Da Oxford a Siracusa, 12 reperti archeologici tornano a casa

SIRACUSA. Dodici preziosi reperti archeologici tra cui ceramiche, crateri, frammenti di età attica rinvenuti in campagne di scavo in Sicilia e poi portati via dall' Isola, che risalgono ad un periodo che va dal sesto al quarto secolo avanti Cristo.

Un ricco patrimonio che fino al 31 marzo si potrà ammirare nella sala Caravaggio della Sovrintendenza di Siracusa in piazza Duomo. Sono gli oggetti che fanno parte delle collezioni dell'Ashmolean Museum di Oxford.

L'esposizione non a caso intitolata «From Oxford to Siracusa - Dallo scavo al collezionismo alla musealizzazione» tende ad esaltare la legittimità degli scavi condotti in passato, ricerche da condurre in maniera scientifica e non solo per recuperare oggetti per il collezionismo dei privati.

Molti reperti, infatti, negli anni sono stati portati via dalla Sicilia e dall'Italia per essere trasferiti in musei europei; questa mostra, quindi, anche se per breve tempo, permetterà di ammirare oggetti ricchi di valore, che vengono idealmente "restituiti" ai luoghi dove vennero scoperti. I reperti provengono da scavi condotti nei siti della Sicilia e della Magna Grecia da Sir Arthur Evans e poi donati al museo inglese.

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