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Omicidio di Lentini, il movente nei contrasti legati allo spaccio

SIRACUSA. Contrasti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti: sarebbe questo il movente dell'omicidio di Aldo Panarello, 35 anni, freddato con quattro colpi di pistola giovedì scorso in piazza Aldo Moro, a Lentini.

Secondo carabinieri e polizia, che oggi hanno tenuto una conferenza stampa congiunta, Jonhatan Parcella, 28 anni, presunto killer, arrestato ieri, avrebbe agito d'impeto dopo avere avuto dal padre la notizia che il suo camper e la casa rurale nella campagna di Carlentini, erano stati incendiati. E avrebbe addossato la colpa alla vittima con cui era in contrasto per motivi legati allo spaccio della droga.

Parcella, secondo gli investigatori, si è procurato la pistola e conoscendo bene le abitudini di Aldo Panarello lo ha raggiunto e ucciso. Nonostante piazza Aldo Moro alle 8.30 del mattino sia molto frequentata per la presenza di scuole e uffici, il 28enne ha atteso a piedi il passaggio della Punto nera di Panarello e poi ha esploso quattro colpi, tre dei quali hanno raggiunto la vittima che si trovava alla guida alla testa, alla spalla e al petto.

Poi Parcella, che ha agito a volto scoperto, ha fatto il giro dell'auto e mentre la moglie seduta nel sedile accanto al conducente usciva dall'auto urlando, ha guardato il corpo della vittima, senza vita, e si è allontanato a piedi. Molti testimoni hanno assistito alla scena ripresa anche da alcune telecamere dei circuiti di videosorveglianza di esercizi commerciali e uffici della zona.

L'arma utilizzata, una Beretta calibro 7,65, con due caricatori contenenti ancora sette cartucce, è stata trovata nascosta all'interno dell'autovettura di un familiare di Parcella.

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