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L'anziano bruciato a Siracusa, il nipote: «Vogliamo giustizia»

SIRACUSA. «Sono scettico e molto dubbioso sul sistema giustizia per quanto assistiamo ogni giorno». Parole amare quelle pronunciate da Salvo Scarso, nipote di Pippo Scarso, il pensionato di 80 anni, prima picchiato e poi dato alle fiamme da un branco di giovani nella notte del 30 settembre nel suo appartamento al ronco II di via Servi di Maria.

In questo mese di indagini, gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno posato il loro occhi su un ragazzo che è stato ripreso, insieme ad altri due coetanei, da una telecamera montata in uno distributore di benzina, non molto distante dalla casa del pensionato.

«Comprendo le difficili indagini - sostiene Salvo Scarso - ma in questo caso non posso fare altro che constatare sulla mia pelle, anzi sulla pelle del mio caro congiunto, arso vivo la notte del 30 settembre e i cui autori ancora oggi restano ignoti, e non solo, liberi di poter reiterare, non dico lo stesso reato, ma certamente atti di violenza su altre persone».

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