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Espulso tunisino, risiedeva a Ispica. "Voleva andare in Siria"

ROMA.  «Oggi abbiamo espulso dal territorio nazionale un altro straniero per motivi di sicurezza dello Stato». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

«Entrato in Italia nel 2003 - ha spiegato Alfano - il tunisino aveva alimentato un profilo Facebook con post e video di supporto all'autoproclamato Stato Islamico. Un attento lavoro investigativo ne aveva individuato le forti propensioni radicali».

«Dopo la revoca del suo permesso di soggiorno per carenza dei presupposti di legge - ha sottolineato - è stato espulso in Tunisia con un volo decollato oggi dall'aeroporto di Palermo.

Con questa, sale a 122 il numero degli estremisti allontanati dal nostro territorio a partire dal gennaio 2015 fino a oggi. Nel 2016 sono 56». Prosegue dunque, ha concluso il ministro, «l'intensa attività di prevenzione per abbassare il più possibile il livello di rischio in Italia, pur nella consapevolezza che nessun Paese, oggi, è a rischio zero».

Il tunisino, 32 anni, risiedeva ad Ispica, in provincia di Ragusa. Il provvedimento è stato emesso dal prefetto, Maria Carmela Librizzi, qualche giorno fa, ma l'uomo ha lasciato la Sicilia oggi con un volo decollato dall'aeroporto di Palermo.

Un soggetto ritenuto pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica alla luce della vicinanza dimostrata attraverso l'analisi del profilo Facebook con post e video di supporto all'autoproclamato Stato islamico.

Era già stato individuato dalla Questura di Ragusa: era in possesso di un passaporto e spesso entrava e usciva dall'Italia. Aveva chiesto il permesso di soggiorno, che però non gli era stato concesso a causa di una serie di accertamenti effettuati soprattutto sull'azienda agricola per la quale avrebbe lavorato.

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