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Siracusa, "assunzione illegittima": dirigente condannato a risarcire 68 mila euro

SIRACUSA.  L'assunzione del dirigente dell' avvocatura provinciale non poteva essere effettuata e adesso dovrà pagare oltre 68 mila euro. È la decisione presa dalla Corte dei conti che ha condannato Giuseppe Castrogiovanni, dirigente del settore Risorse umane della Provincia a risarcire l' ente di via Roma per aver procurato un danno erariale di 68 mila 252 euro.

La vicenda è legata all' assunzione a tempo indeterminato di Giovanni Mazzone, fino a quel momento capo di gabinetto del presidente della Provincia ma con un contratto a tempo determinato.

Nel 2010, Mazzone vince il concorso per individuare il dirigente dell' ufficio Legale ed è in quel momento, secondo quanto scrivono i giudici della Corte dei conti, che partono degli esposti per segnalare l' irregolarità dell' assunzione effettuata dalla Provincia e avallata proprio dal dirigente delle Risorse umane che, si legge nel dispositivo, "esclude la sussistenza di circostanze ostative all' assunzione".

In altre parole, Castrogiovanni certifica la correttezza della procedura. Così però non è per la Corte dei conti che spiega come il dirigente abbia violato "il divieto che precludeva assunzioni di personale a qualsiasi titolo agli enti locali nei quali l' incidenza delle spese di personale era pari o superiore al 50 per cento delle spese correnti", il divieto di procedere ad assunzioni in attesa "dell' attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province" e il divieto legato "alla mancata adozione del piano di tutela delle pari opportunità".

I giudici sottolineano che "la violazione del divieto di assunzioni non si esaurisce in un comportamento illegittimo ma costituisce anche un comportamento illecito". Nel dispositivo, la posizione dei giudici è netta perché rilevano "la grave negligenza" del dirigente del settore Risorse umane in quanto "non c' era ragioni di urgenza tali da richiedere la stipula del contratto di lavoro con l' avvocato Mazzone".

Altro "sintomo di colpa grave" è il mancato rispetto della disposizione prevista dalla mancata adozione del piano per le pari opportunità. I giudici hanno poi deciso di non accogliere la richiesta dei legali di Castrogiovanni di estendere le responsabilità perché "era compito proprio del dirigente del settore Risorse umane di verificare il rispetto dei vincoli normativi legati all' assunzione".

I giudici non hanno accolto nemmeno la richiesta di non considerare nel risarcimento a carico di Castrogiovanni gli oneri previdenziali e fiscali previsti nel contratto di Mazzone. L' unica richiesta accolta è stata di limitare la quantificazione del danno alle somme percepite nel 2013 visto che nel 2014 non c' erano più il blocco delle assunzioni.

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