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La «buona novella»: con il vescovo di Noto Staglianò diventa pop

NOTO. Rock, pop, avanguardia e, all'occasione, anche musica classica. Con la chitarra in mano e anche da solo, seppure accompagnato da un gruppo di cantori, monsignor Antonio Stagliano, vescovo oratore e, al tempo stesso, urlatore, la scala musicale con parole sante l' ha riversata sulle pagine del nuovo libro «La buona novella pop», edito dalla Rubettino, nelle librerie già da qualche giorno. Il «Canta che ti passa», tanto caro agli alpini durante la prima guerra mondiale, nel caso del vescovo che crede negli esseri umani è diventato un chiaro sermone.

In musica, sì, perché il canto è balsamo. Il vescovo calabrese, arrivato a Noto nell' aprile del 2009 e che ieri l' altro ha festeggiato il suo cinquantasettesimo compleanno.oltre ad essere anche il giorno del suo onomastico, durante le prediche si rivolge ai fedeli "cantillando". Di tutto e di più: Arisa, Marco Mengoni, Francesco Gabbani, Nek. Cantare annunciando il Vangelo: così il monsignore che ama mettere in rete le sue prediche - è un classico la registrazione dei suoi discorsi - ha dato alle stampe «La buona novella pop», libro che, come ha affermato il suo più stretto collaboratore, don Alessandro Paolino, "è pensato per un target ampio che va dagli operatori pastorali, alle famiglie, ai più giovani e racconta la passione del vescovo per la musica e per l' educazione delle giovani generazioni.

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