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"Ladri di ferro alla Siteco di Priolo": fermati padre e figlio

SIRACUSA. Avevano organizzato il colpo all'ex stabilimento Siteco, l'azienda fantasma della zona industriale di Priolo che un tempo produceva pale eoliche ed ora è in concordato fallimentare. Con se avevano portato tutto l' occorrente per smantellare quel che resta di una fabbrica già presa d' assalto, nei mesi scorsi, da altre bande di ladri, tutte quante attratte dal ferro e soprattutto dal mare, merce così preziosa per il mercato nero.

Erano quasi riusciti a caricare la refurtiva, cento chili di materiale ferroso, nella loro auto ma sono stati fermati dai carabinieri della stazione di Priolo Angelo Ranno, 51 anni, e Maurizio Ranno, di 19, padre e figlio, entrambi residenti i città, mentre è riuscito a scappare un loro complice. I due, dopo la convalida dell' arresto, sono stati rimessi in libertà. Da quanto sono riusciti a ricostruire gli inquirenti, i tre presunti ladri si sarebbero presentati di buon mattino nei locali della ex Siteco a bordo di una macchina e non avrebbero perso molto tempo per mettersi a «lavorare».

Ognuno di loro si sarebbe ritagliato un compito specifico nel depredare lo stabilimento ed armati dei loro arnesi avrebbero staccato, in poco tempo, una discreta quantità di materiale ferroso di cui si erano ingolositi. Poco per volta, avrebbero riempito la carriola per trasportare la merce fino alla macchina e di «viaggi» ne avevano fatto già parecchi. Si sarebbero mossi come una squadra organizzata, del resto gli stessi carabinieri ritengono che non sono certo dei pivellini. La lancette dell' orologio non avevano ancora segnato le dieci quando nell'ex fabbrica della Siteco sono arrivate le guardie giurate della Sicur Service Sicilia, un istituto di vigilanza che svolge la sorveglianza in questa area ormai finita nell'orbita del tribunale.

Il personale si è accorto di quell'auto parcheggiata a ridosso dell' ingresso e non c' è voluto molto per comprendere che fosse un mezzo usato dai ladri. Sporgendosi verso l' interno dell' area, hanno notato tre persone che, naturalmente, non avevano alcuna autorizzazione per essere li e così hanno chiesto l' intervento dei carabinieri della stazione di Priolo.

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