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Augusta, trovata una soluzione per i precari del Comune

AUGUSTA. Da oggi e per tutto il mese di maggio i 18 vigili urbani precari del Comune, più un amministrativo e due tecnici lavoreranno per 30 ore settimanali, i sette lavoratori ex “Puc” ritorneranno ad effettuare l’orario minimo previsto dal loro contratto regionale che è di 24 ore settimanali, mentre rimarranno a 20 ore a settimana i restanti 57 precari in forza al Comune. E di mese in mese ci si incontrerà per discutere della possibilità di ripristinare gli orari di lavoro al 31 dicembre 2013, ovvero al massimo delle ore previste per tutti gli 85 precari comunali.

E’ quanto si è deciso venerdì’ pomeriggio, al Municipio, durante l’incontro tra il sindaco Cettina Di Pietro, i segretari provinciali di Cgil–Fp Franco Nardi e Cisl–Fp Daniele Passanisi, Letizia Ragazzi, segretaria territoriali della Cisl-Fp, la rappresentante aziendale di Mgl e le rsu locali, programmato nell’ambito della procedura di raffreddamento avviata mercoledì scorso dal prefetto di Siracusa, Armando Gradone che si è così conclusa.

“Sono stati accolti i suggerimenti espressi dal prefetto di agire con cautela e procedere a graduale rimodulazione dell’orario di lavoro e – si legge in una nota congiunta- si è trovato un accordo volto a contemperare le esigenze di funzionalità dell’Ente, la condivisa volontà di salvaguardare tutti i rapporti di lavoro e mantenere pari dignità a tutti i dipendenti precari”.

E’ risultata, dunque, impellente la necessità di garantire una maggiore presenza dei vigili urbani precari sul territorio, anche perchè il loro contratto aveva sempre previsto in passato un servizio di 36 ore settimanali e che con l’ultima riduzione a 20 ore a settimana, che a conti fatti ha significato 3 ore e 45 minuti al giorno di lavoro aveva di fatto ridotto il servizio di controllo del territorio considerato un servizio essenziali, ma l’intenzione è comunque quella di ripristinare quanto più possibile il vecchio monte orario per tutti. I presenti, hanno, infatti concordato che ogni mese si rincontreranno per verificare le modalità di proroga fino quando la Regione non ripartirà le somme spettanti ai precari che per legge deve pagare per intero.

“A tale scopo si è deciso, altresì, di sollecitare congiuntamente gli uffici regionali a provvedere in merito onde poter finalmente procedere ad una proroga fino alla fine dell’anno- hanno concluso il primo cittadino e si sindacati, questi ultimi hanno preso atto dell’apertura dell’amministrazione comunale anche se l’auspicio è sempre quello di riportare i contratti di lavoro al 31 dicembre di due anni fa. A quelle condizioni il costo del personale precario per un anno è di un milione e 900 mila euro, che dovrebbe essere sostenuta dalla Regione con 591 mila di quota ordinaria annua destinata al Comune megarese, più 474 mila della somma aggiuntiva dell’anno scorso non spesa e la restante parte con una quota preveniente dal milione e 200 mila euro in più destinata ai comuni siciliani in dissesto e da un’ulteriore quota proveniente dalle royalties petrolifere.

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