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Canta Mengoni e Michielin, vescovo si esibisce davanti alla cattedrale

NOTO. Lo aveva annunciato e ieri sera, con chitarra al collo e cappellino con visiera in testa, mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto (Siracusa) ha cantato sul palco allestito davanti alla Cattedrale. L'occasione è il raduno diocesano del Giubileo dei Giovani, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia con Papa Francesco.

Il tema dell'incontro "Blessed, Beati i misericordiosi" è stato sviluppato dal vescovo in parole e musica. Prima l'incontro di alcune centinaia di giovani, poi la celebrazione del Giubileo con il passaggio dalla porta Santa della Misericordia, e infine la catechesi in musica prendendo in prestito le parole della musica: "Credo negli esseri umani" di Mengoni, "Amen" di Francesco Gabbani, "Rhymes and reasons" di John Denver, "Gesù" di Renato Zero, "Nessun grado di separazione" di Francesca Michielin.

Ad accompagnare don Tonino un coro di seminaristi e musicisti. "I trafficanti d'organi, il Papa ne parla continuamente - ha detto il vescovo - ci sono zone nella terra dove i bambini nascono, crescono e poi vengono vivisezionati e vengono venduti nei mercati per i ricchi occidentali perchè abbiamo a cuore i nostri figli. Ha i soldi, ha il figlio, ma il figlio è malato: allora un occidentale che fa? Va in India, viviseziona il figlio di un altro padre prendendo il suo cuore e il suo rene. Barbarie. E noi cattolici che facciamo? Tanta parte della religione cattolica trasforma la misericordia di Dio in una parola vuota. Madre Teresa ci insegna che è amore verso gli altri". E don Tonino intona "Amen" di Francesco Gabbani. Poi Mengoni: "Credere negli esseri umani non è facile: ci vuole coraggio. Per restare umani ci vuole coraggio. Gli esseri umani non splendono nell'egoismo e nel consumo. Gli esseri umani splendono nella bellezza dell'amore".

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