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Armi a Rosolini: una condanna a 6 anni e mezzo

Il quarantatreenne si è addossato la responsabilità della detenzione di armi e fucili: ha confermato invece il furto subito

SIRACUSA. Una condanna ed il rinvio a giudizio per altre cinque persone sono stati decisi dal gup del tribunale di Siracusa Carmen Scapellato ieri mattina a conclusione del processo per detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi scaturito dall'arresto di una guardia giurata e del figlio effettuato dai carabinieri di Rosolini il 26 ottobre 2014.

Il giudice ha inflitto una pena di sei anni e mezzo di reclusione oltre al pagamento di una multa di 20 mila euro a Giovanni Di Stefano, 43 anni, unico imputato, e attore principale della vicenda giudiziaria, ad avere chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato. Subiranno invece il processo ordinario in tribunale all'udienza del 22 aprile le altre cinque persone coinvolte nella vicenda.

Il gip ha disposto infatti il rinvio a giudizio nei confronti di Corrado Di Stefano, 68 anni, il figlio di Giovanni Di Stefano, Corrado, 24 anni, la moglie Giuseppina Sortino, 50 anni, Vincenzo Di Stefano, 43 anni, tutti difesi dagli avvocati Nino Savarino e Sebastiano Troia, e Giovanni Scribano, 55 anni, quest'ultimo assistente di polizia, assistito dall'avvocato Corrado Di Stefano.

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