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Noto, trovati sei chili di marijuana: due arresti

NOTO. C’è un asse sul traffico di sostanze stupefacenti tra Noto ed il capoluogo. Dopo l’arresto di appena una settimana fa di due presunti spacciatori siracusani, sorpresi con 900 grammi di hashish, gli agenti della Squadra mobile hanno sequestrato, alle porte di Noto, un altro carico, questa volta ben più importante: 6 chili di marijuana. A finire in carcere sono stati Dario Pincio, 37 anni, ed Emanuele Campisi, 28 anni, entrambi con precedenti penali ma è sul primo dei due indagati che si sono posate le attenzioni dei poliziotti per via del suo passato. Pincio, infatti, finì, luglio del 2012, insieme ad altre 17 persone, nell’operazione antimafia denominata «Itaca».

Quell’inchiesta, coordinata dai magistrati della Procura distrettuale di Catania, non solo confermò l’egemonia del clan Bottaro-Attanasio nel commercio della droga ma svelò l’esistenza di alcune cellule, come il gruppo di via Italia 103, quello di via Algeri e della Borgata, che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, spacciavano nelle loro zone. Tra i fermati, c’era anche un nome ”eccellente”, quello di Piero Monaco, legato al clan Trigila di Noto, che, recentemente, dopo aver deciso di diventare un collaboratore di giustizia è tornato sui suoi passi, probabilmente a causa di forti pressioni.

Fatto sta che il suo arresto in quel blitz avrebbe dato agli inquirenti altri solidi elementi sull’esistenza di un patto tra le cosche del capoluogo con quella di Noto, storica alleata di Nardo di Lentini, entrambe satelliti di Santapaola, il famigerato sodalizio criminale catanese. Quei sei chili di marijuana avrebbero dovuto finire nel mercato locale, come presumono gli investigatori che, da qualche giorno, erano sulle tracce di Dario Pincio.

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