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Versalis, l’Eni conferma le cessioni. I sindacati: «Pronti allo sciopero»

PRIOLO GARGALLO. Eni proseguirà l'iter sul piano di cessione di una parte delle quote societarie di Versalis ad un fondo di investimento americano e Cgil, Cisl e Uil confermano lo sciopero di otto ore nel sito produttivo di Priolo. È quanto emerso ieri nel corso del vertice convocato a Roma, dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, alla presenza del presidente nazionale di Versalis, Salvatore Sardo e l'amministratore delegato Daniele Ferrari ed i rappresentanti nazionali di Cgil, Cisl e Uil e delle categorie dei chimici.

L'azienda ha ribadito di lavorare ad un piano per la ricerca di un partner per completare il programma di investimenti stimato in oltre un miliardo di euro su tutti i siti produttivi italiani, dei quali quattrocento milioni riguardano Priolo, dove sono impiegati cinquecento dipendenti ed altrettanti nell'indotto. Per il sito di Priolo dopo la cessazione della linea di produzione del polietilene e il rafforzamento dell'etilene, si punta sulla realizzazione di elastomeri e resine.

Sono state inoltre ribadite le garanzie sotto il profilo della continuità occupazionale e del mantenimento di una quota di maggioranza da parte di Eni. Ma questo non sembra bastare al sindacato che, attraverso i leader nazionali presenti ieri per Cgil e Uil, rispettivamente Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo hanno espresso la propria contrarietà sui contenuti dell'operazione.

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