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"In classe coi cappotti", è protesta a Palazzolo

SIRACUSA. «I nostri figli hanno diritto allo studio e ad aule con i riscaldamenti accesi e funzionanti soprattutto in questa stagione». A Palazzolo stavolta non sono solo gli studenti di una scuola a protestare per l’assenza dei riscaldamenti, ma insieme a loro, ieri mattina, c’erano anche tantissimi genitori, stanchi di vedere i loro figli non entrare in classe, perché dal rientro dopo la pausa per le festività natalizie gli impianti non sono stati accesi. Una protesta, quella che riguarda l’edificio scolastico dell’Istituto d’istruzione secondaria superiore di via Antonino Uccello, che comprende le classi dell’Alberghiero, dell’Industriale e del liceo Scienze umane, che coinvolge tutti gli studenti.

«Ci hanno detto – racconta una mamma, Rosanna Barrile – che deve essere la Provincia a intervenire per aggiustare gli impianti ma stiamo ancora aspettando. Non vogliamo essere presi in giro». Alcuni genitori hanno persino pensato, come soluzione, ad acquistare degli impianti di condizionamento “a nostre spese – dicono – purché i nostri figli facciano lezione in aule calde”. Dopo un’assemblea che si è svolta giovedì tra gli studenti e il dirigente scolastico Marcello Pisani, ieri un nuovo momento di confronto stavolta con i genitori. Alla base del guasto, come ha chiarito il dirigente Pisani, ci sarebbe un problema alle tubature, che si sarebbero danneggiate in questi anni. Dalla Provincia sarebbe stato garantito l’arrivo di 7 mila euro, somme necessarie per ripristinare gli impianti; ma poi serve il gasolio per farli partire e gli studenti temono che tutto venga rinviato non solo di qualche settimana ma anche di qualche mese.

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