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Siracusa, Foti: "Entro gennaio il piano regolatore"

SIRACUSA. «Entro gennaio in aula la revisione del piano regolatore generale». L'impegno arriva da Alfredo Foti, assessore comunale all'Urbanistica che intende dare seguito e chiudere una delle questioni più ”delicate” e ”sensibili” sia per l'amministrazione comunale che per quanto riguarda lo sviluppo della città. «In questi mesi - ha detto Foti - l'amministrazione comunale ha avuto modo di confrontarsi con associazioni di categoria e ordini professionali.

E a breve sulla base di una specifica richiesta formulata dal presidente di Ance ci sarà pure il confronto con il settore dei costruttori edili». Quello che può anche definirsi lo zoccolo duro viste le posizioni contrastanti in materia di pianificazione del territorio e riassetto urbanistico. Foti è ottimista. «Sono convinto - dice - che con l'Ance il futuro del territorio sarà affrontato guardando al benessere della città e dei suoi abitanti». Ci tiene però a precisare che l'amministrazione comune «intende mantenere fermo il perimetro fisico della città». Insomma niente nuove espansioni urbanistiche.

Soprattutto se si parla di edilizia abitativa. Ma piuttosto recuperare l'esistente, procedere alle ricuciture sul territorio e soprattutto «recuperare - sottolinea l'assessore all'Urbanistica - il rapporto con il mare che può e deve rappresentare un elemento di ricchezza e di crescita». Tra le questioni più delicate quella riguardante lo sviluppo turistico e la possibilità di realizzare strutture recettive. «Ritengo - dice ancora Foti - che il ricorso ai villaggi turistici quale modello di sviluppo del settore turistico sia stato superato. Piuttosto si punti alla presenza di alberghi diffusi sul territorio che meglio si armonizzano sul piano ambientale. Quello che è certo inoltre - conclude - è l'esigenza di dare una nuova direttrice allo sviluppo della città, che punti oltre che sul turismo, sul terziario, sulla valorizzazione dei beni naturali e archeologici. Uno sviluppo che tragga forza dalle risorse del nostro territorio».

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