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Sanità a Siracusa, un consigliere: «Attese infinite e reparti chiusi»

Il consigliere comunale al sindaco: «Una situazione al limite della sopportabilità, deve intervenire»

SIRACUSA. Liste di attesa infiniti, 70 milioni di euro per gli spostamenti dei pazienti e reparti chiusi da anni. È il quadro desolante della sanità in città dipinto da Cosimo Burti, consigliere comunale di «Area democratica». L'esponente dell'assemblea cittadina si rivolge al sindaco Giancarlo Garozzo invitandolo a «prendere in mano una situazione che col silenzio e la connivenza di settori e ambiente, anche politici, si avvita in una spirale di inefficienza che i siracusani non meritano».

Tanti i problemi evidenziati da Burti a partire da Medicina nucleare «chiusa per lavori di ristrutturazione che si protraggono da due anni senza che si sappia quanto potrà riaprire». Per fare lo stesso esame, come sottolinea il consigliere comunale, «ci si può però rivolgere a una struttura convenzionata e per questo mi chiedo in due anni quanti esami di questo tipo avrà effettuato questa struttura».

Non migliorano le cose nel reparto di Oculistica «dove da un anno non c'è un apparecchio per la terapia con laser costringendo i siracusani, soprattutto i diabetici, ad arrivare ad Avola o in altre strutture della provincia». Tra le situazioni paradossali ci sono le liste di attesa per colonscopia e gastroscopia. «Si attende anche più di sei mesi - sostiene Burti - ma se si pagano 150 euro, nella stessa struttura e con lo stesso personale l'esame viene effettuato entro pochi giorni».

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