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Siracusa, la tassa sui rifiuti resta un "salasso"

SIRACUSA. La tassa sui rifiuti scende leggermente ma resta la seconda più alta in Italia. È il risultato dello studio pubblicato questa mattina sul quotidiano «Il Sole 24 ore». L’analisi sugli importi della Tari boccia ancora una volta la città perché la piazza dietro solo Cagliari, la città dove si paga la tassa più cara in Italia. Secondo quanto riportato nello studio, in città per un appartamento di 100 metri quadrati, una famiglia con tre componenti paga 509 euro di Tari.

L’importo della tassa, rispetto al 2014, è sceso del 3,6 per cento, un dato questo in controtendenza rispetto a molti altri comuni italiani dove invece gli importi sono aumentati, ma per i cittadini l’esborso resta comunque molto alto. Restano negativi anche i dati legati alla raccolta differenziata che rimane sotto il 5 per cento e assegna la maglia nera alla città. Guardando più approfonditamente i dati, per quanto riguarda le utenze non domestiche un ristorante con locali di 180 metri quadrati paga 21,82 euro al metro quadro con un aumento del 47 per cento rispetto al 2012; un negozio per parrucchiere di 70 metri quadri versa al Comune 7 euro al metro quadro anche qui con un aumento del 41 per cento rispetto al 2012; un ufficio di 150 metri quadrati paga invece 5,46 euro al metro quadro mentre l’unica categoria che ha visto ridimensionarsi l’importo della Tari è quella dell’industria alimentare. Per queste utenze è prevista una tassa pari a 4,38 euro al metro quadro con una riduzione del 69 per cento rispetto al 2012.

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