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Siracusa, la morte di Eligia: il test del dna anche su una vicina

SIRACUSA. I prelievi di saliva sono stati compiuti anche su una vicina di casa di Eligia Ardita. Serviranno ai carabinieri del «Ris» di Messina per compararli alle tracce rinvenute sulle pareti dell’appartamento di via Calatabiano in cui il 19 gennaio si sono consumate le ultime ore di vita dell’infermiera dell’ospedale «Umberto I» e della figlia di 8 mesi che portava in grembo. Non ci sono solo i campioni della vicina nelle provette degli inquirenti che porteranno nei laboratori pure quelli dei parenti di Eligia e di altre persone estranee alla famiglia per identificare, una volta per tutte, il Dna della saliva scoperta in casa.

Gli esperti di investigazioni scientifiche si concentreranno sui prelievi appartenenti alla ristretta cerchia dei congiunti della vittima: se emergerà che il patrimonio genetico è identico a quello rinvenuto sulle mura della casa le indagini potrebbero puntare decisamente contro l’ipotesi del coinvolgimento di un’altra persona nel delitto di Eligia Ardita, per cui l’unico indagato resta sempre il marito, Christian Leonardi, accusato di omicidio volontario ed interruzione di gravidanza. Ma se il Dna non dovesse combaciare, allora l’inchiesta dei magistrati, con in testa il capo della Procura, Francesco Paolo Giordano e l’aggiunto Fabio Scavone, prenderebbe una nuova strada. Non sarà, comunque, un compito semplice quello che spetta ai carabinieri del «Ris», la cui prima visita nell’appartamento di via Calatabiano consentì proprio di scovare quelle tracce di vomito e saliva, sparse in tante stanze, che inchiodarono il marito. E messo alle strette, il giorno seguente, l’indagato ammise agli investigatori di aver aggredito la consorte. Quegli indizi, ancora una volta, potranno ”raccontare” una nuova versione dei fatti, per la verità assai sostenuta dalla famiglia di Eligia, certa del coinvolgimento di un’altra persona. La vicina di casa è stata già ascoltata dai carabinieri e dai magistrati ma, secondo alcune fonti investigative, non sarebbe emerso nulla di importante. Del resto, non è mai stata iscritta nel registro degli indagati, l’unico responsabile, secondo la ricostruzione dell’accusa resta Christian Leonardi.

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