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Siracusa, abusivismo commerciale: multe per 5 mila euro

SIRACUSA. Ammontano a poco più di 5 mila euro le multe emesse dai carabinieri che hanno concluso una vasta operazione contro l’abusivismo commerciale. Nel corso di una visita nei locali dell’«Antico Mercato», in via Trento, a due passi dal tempio di Apollo, su un paio di bancarelle sono stati rinvenuti un crocifisso in legno dell’800, con un Cristo in bronzo e rame, decorazioni in madre perla, avorio ed ebano, ed un mobile in legno, realizzato tra il diciottesimo ed il diciannovesimo secolo, con marmo di Carrara. Dai controlli sui terminali del comando provinciale si è scoperto che si trattava di merce trafugata, mesi fa, da un’abitazione nobiliare, tra Acireale e Catania. I militari si sono messi in contatto con i proprietari che hanno confermato di essere rimasti vittime di un furto ma adesso quei due pezzi di antiquariato sono tornati nella loro lussuosa villa.

Non è la prima volta che le pattuglie dei carabinieri del comando provinciale fanno un salto in una delle aree commerciali più importanti della zona nord della città. I militari, ma anche la polizia municipale, hanno avviato da qualche mese un’operazione di bonifica in via Giarre, provando a scacciare gli ambulanti abusivi. Nel corso della visita di due giorni fa, gli investigatori hanno riscontrato una decina di irregolari. Tra le violazioni più ricorrenti la mancanza di autorizzazioni per poter svolgere la propria attività: alle richieste delle forze dell’ordine i trasgressori non sono stati in grado di esibirle, altri, invece avevano invaso uno spazio maggiore rispetto a quello assegnato. Per tutti quanti sono scattate sanzioni pari a 500 euro complessivi ma è andata peggio ad un commerciante che, dalle verifiche dei carabinieri, è risultato del tutto abusivo. Sulla suo banco c’erano esposti frutta e verdura per un peso complessivo di oltre 150 chili: i prodotti, dopo essere stati analizzati, sono stati prima sequestrati e poi devoluti in alcuni istituti di beneficenza. L’ambulante, invece, con precedenti penali, si è scoperto essere agli arresti domiciliari ma con l’opportunità di poter lavorare. La violazione, comunque, potrebbe costargli caro, infatti i carabinieri hanno fatto richiesta di sospensione del beneficio.

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