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Firme false per «acquisire» un pezzo di terreno a Pachino

PACHINO. Un’area di 4500 metri quadrati è stata posta sotto sequestro dagli agenti della polizia giudiziaria della Procura. L’inchiesta, condotta dai magistrati Francesco Paolo Giordano ed Antonio Nicastro, avrebbe permesso di scoprire che quel terreno, integrato a un villaggio turistico, ricavato in contrada Pizzuta, a Portopalo, sarebbe stato acquisito con un testamento falso.

È stato così denunciato C.I., 37 anni, indicato dall’accusa come il proprietario fittizio del fondo, che sarebbe servito per ampliare la struttura ricettiva, controllata da tre società, la Dovita, per il 70 per cento, la Eltan, per il 25 per cento, mentre il rimanente 5 per cento sarebbe nella disponibilità dello stesso indagato.

Da quanto ricostruito dai magistrati, quel fondo apparterebbe a un altro proprietario che, senza esserne a conoscenza, ne avrebbe perso la titolarità poco meno di 5 anni fa. L’indagine, condotta dall’Aliquota della polizia della Procura, agli ordini del responsabile Giuseppe Giliberto, è, dunque, andata a ritroso nel tempo svelando che l’azionista di minoranza del villaggio turistico sarebbe diventato possessore dell’appezzamento attraverso una successione testamentaria dopo la morte del padre ma con una firma falsa.

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