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Ragazza turca "segregata", il legale dei genitori: «No ai pregiudizi»

SIRACUSA. «Mi spiace che ci siano dei pregiudizi culturali nei confronti dei genitori della ragazza turca». È l’amara considerazione di Sofia Amoddio, legale di Birol Durtuc, 40 anni, e Yasemin Durucan, 36 anni, la coppia fermata e poi scarcerata accusata del sequestro della figlia, Aysegul, 19 anni, rimasta, secondo la ricostruzione della polizia e della Procura, per 5 mesi ”imprigionata” nell’appartamento dei familiari dei genitori, in una città della Turchia.

Gli inquirenti sostengono che il padre e la madre avrebbero voluto piegare la ragazza alle tradizioni locali, sebbene vivono a Siracusa da oltre 27 anni, e non sopportavano affatto le sue abitudini occidentali, tra cui vestire alla moda ed avere relazioni sentimentali. «Si tratta di fatti non veri – spiega Sofia Amoddio – anzi smentisco che i genitori volessero a tutti i costi che la ragazza sposasse un precedente fidanzato. Io conosco questa coppia da 3 anni e posso dire che non vivono in un mondo chiuso, sono perfettamente integrati nella nostra comunità».

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