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La morte di Eligia, la telefonata al «118» sotto la lente del Ris

Gli investigatori stanno analizzando la chiamata effettuata dal marito

SIRACUSA. È la chiamata al 118 di Christian Leonardi, poco dopo l’aggressione alla moglie, Eligia Ardita, il tassello più importante a cui starebbero lavorando i carabinieri del Ris. Quella telefonata, che è stata acquisita dalla Procura, rappresenta uno spartiacque importante per le indagini sulla morte dell’infermiera e della piccola Giulia, la figlia di 8 mesi che la donna portava in grembo. «Ci sono dei sospetti – spiega il legale della famiglia Ardita, Francesco Villardita – in merito alla presenza di altre persone che erano con Christian in quella drammatica notte finita in tragedia. Si avvertono, infatti, dei rumori per non parlare di alcune voci che lasciano – aggiunge l’avvocato Villardita - dei dubbi sulla presenza di qualcuno».

Uno degli elementi chiave sono certamente i rumori e la famiglia dell’infermiera, uccisa la notte del 19 gennaio, sostiene che si tratta del portone di ingresso dello stabile in cui la coppia viveva. L’ipotesi è che Christian Leonardi fosse in strada quando ha chiesto ad un operatore del 118 l’arrivo immediato di un’ambulanza per soccorrere la moglie. Sarebbero anche emersi altri suoni, come quello di un cassonetto dell’immondizia aperto, ma sarà compito degli inquirenti isolare i rumori in sottofondo perché potrebbero annidarsi li gli ultimi pezzi di un mosaico che lentamente si sta componendo.

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