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La tragedia alla «Coemi», ci sono due indagati

Sono due dipendenti dell’azienda in cui è avvenuto l’incidente che ha condotto alla morte Vincenzo Guercio. Il reato è omicidio colposo. Domani l’autopsia

SIRACUSA. Due indagati per omicidio colposo. Sono arrivati ieri, dopo tre giorni di accertamenti e riscontri, i primi provvedimenti da parte della Procura di Siracusa nell’inchiesta per la morte di Vincenzo Guercio, l’operaio metalmeccanico di 63 anni che ha perso la vita venerdì mattina dopo essere rimasto schiacciato da un pesante cancello all’interno dell’impianto della «Coemi» a Priolo.

L’indagine, coordinata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di due persone, entrambi dipendenti della «Coemi», la ditta di proprietà della famiglia Prestigiacomo.

Oggi intanto, a distanza di 24 ore da quanto previsto originariamente, sarà effettuata l’autopsia sul corpo del capo officina originario di Carlentini. Sulla dinamica dell’incidente ci sono pochi dubbi perché lo sfortunato operaio, pochi minuti dopo le 11,30, stava effettuando un intervento di manutenzione su un cancello danneggiato insieme a due colleghi.

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