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I due operai morti a Priolo, il procuratore capo: "Accertare le responsabilità"

il pubblico ministero pagano ha disposto l’autopsia che sarà effettuata venerdì da un collegio di medici

SIRACUSA. «Il nostro ufficio è attrezzato ottimamente e posso garantire il massimo impegno per chiarire quanto accaduto all’interno del polo petrolchimico». Il procuratore capo Francesco Paolo Giordano sta seguendo da vicino l’inchiesta aperta dopo l’incidente sul lavoro che ha portato alla morte di Michele Assente, 33 anni e Salvatore Pizzolo, 37 anni, i due operai della ditta «Xifonia» che hanno perso la vita ieri mattina all’interno degli stabilimenti ex Icam di Melilli, nella zona industriale. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo ma fino a questo momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati.

«In questa fase - ha spiegato Giordano - stiamo cercando di capire se e a chi attribuire eventuali responsabilità sul mancato rispetto delle norme antifortunistiche». A condurre l’inchiesta è il sostituto procuratore Tommaso Pagano che ha disposto il sequestro dell’area dove ieri sono arrivati anche gli agenti del commissariato di Priolo e gli uomini del «Nit» della Procura. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, gli operai stavano effettuando una ispezione in un impianto di etilene. La procedura prevedeva l’inserimento di una telecamera dentro il serbatoio ma qualcosa non deve essere andato come previsto perché il trentasettenne avrebbe deciso di entrare dentro l’impianto profondo poco più di due metri.

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