Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Noto, il Comune apre i suoi tesori: banchetti e nozze in palazzi d’epoca

Fissato un listino prezzi sia per i matrimoni sia per le feste successive. Vietato tirare riso agli sposi

NOTO. Da sei anni, era l'aprile del 2009, ha riaperto il suo grande portone per mostrare agli amanti del bello, che sono tanti, lo sfarzo dei suoi saloni. Palazzo Nicolaci, che fino alla seconda metà degli anni Ottanta appartenne ai principi di Villadorata, sfoggia i suoi mirabili mensoloni che reggono sei balconi settecenteschi, cintati dalle panciute inferriate ricurve in ferro battuto. Un vero spettacolo, un capolavoro dell'arte che oggi, anche se per un giorno, vi può appartenere. È l'invito che il Comune rivolge a quanti vogliono unirsi in matrimonio (col rito civile, s'intende) e prediligono, anche per il successivo banchetto, un ambiente carico di storia. Proprio come palazzo Nicolaci.
Non è l'unica proposta del Comune: altri fastosi ambienti, di proprietà dell'Ente di piazza municipio, possono accogliere quello che ancora oggi è considerato il giorno più bello: quello del sì. E così anche palazzo Ducezio, sede del Municipio (Sala Giunta e Sala degli Specchi), la Loggia del Mercato di via Rocco Pirri, caratteristica galleria all'aperto e naturale continuazione di palazzo Nicolaci, e il Teatro comunale di piazza XVI maggio sono pronti a ospitare l'esclusivo evento. A spingere l'esecutivo municipale a offrire i pezzi più pregiati della città, la consapevolezza che "molti turisti, dopo aver visitato le bellezze monumentali di Noto, decidono di celebrare il loro matrimonio nei palazzi storici di proprietà del Comune". Ed è proprio così. Certo, la somma da versare per poter raccontare, anche attraverso le immagini, quella esclusiva giornata è proporzionata alla ricchezza dei luoghi.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia