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Siracusa, mostra sui cento anni delle rappresentazioni classiche

In mostra ci saranno plastici delle scenografie, manifesti, bozzetti, immagini, costumi di scena e maschere degli spettacoli rappresentati per la prima volta nel 1914

SIRACUSA. La riapertura straordinaria dell'ipogeo di piazza Duomo e la storia del Teatro Greco narrata attraverso le rappresentazioni classiche organizzate da oltre 100 anni dalla Fondazione Inda. Il sovrintendente dell'Istituto nazionale del dramma antico, Gioacchino Lanza Tomasi, il sovrintendente reggente ai Beni culturali Mariella Musumeci, Fabio Granata e Manuel Giliberti, ideatori dell'iniziativa insieme a Monica Centanni, hanno presentato ieri «Siracusa. Alle origini del Teatro Greco», la mostra che sarà inaugurata il 24 giugno e rimarrà aperta fino al 30 settembre 2015.

«È una iniziativa brillante - ha dichiarato il sovrintendente Lanza Tomasi -, si tratta di una mostra bellissima che collega la città attuale con quella antica attraverso la figura di un grandissimo artista come Duilio Cambellotti e gli spettacoli classici che richiamano ogni anno a Siracusa oltre 100 mila  spettatori». L'esposizione è prodotta da «Blocco 734», da un'idea di Granata, Centanni e Giliberti, con il patrocinio della Fondazione Inda, dell'assessorato regionale ai Beni culturali e del comune. In mostra ci saranno plastici delle scenografie, manifesti, bozzetti, immagini, costumi di scena e maschere degli spettacoli rappresentati per la prima volta nel 1914. Un percorso, fatto anche di pannelli didattici, video e animazioni, tra registi, interpreti e personaggi che hanno fatto la storia non solo dell'Istituto come lo stesso Cambellotti ma anche Ettore Romagnoli e il conte Mario Tommaso Gargallo.

«È un'operazione che ha un duplice obiettivo - ha detto Fabio Granata - perchè non è solo un evento culturale che ci farà tornare alle origini del più importante e primo teatro di pietra nel mondo ma un'occasione che ci consentirà di riaprire un luogo da troppo tempo chiuso». Un plauso all'iniziativa è arrivata da Mariella Musumeci, che ha definito «un valore aggiunto» l'utilizzo dell'ipogeo di piazza Duomo, nel cuore di Ortigia, per ospitare l'esposizione«.

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