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Ricordato a Carlentini Padre Pino Puglisi

L'iniziativa è stata promossa e organizzata dall'Ucsi di Siracusa e dalla parrocchia Santa Tecla in collaborazione con l'associazione «Radio Una Voce Vicina»

CARLENTINI. «Padre Puglisi è la prima vittima di mafia ad essere proclamata martire della chiesa. È quindi una presa di posizione coraggiosa e storica, in cui per la prima volta la chiesa applica il principio che vangelo e mafia sono incompatibili. Nella storia di Padre Pino Puglisi vengono rilevati gli elementi del martirio come per i primi cristiani durante l'Impero Romano, cioè persone che vengono uccise in odio alla loro fede per far tacere la loro voce di cristiani. È dunque un punto di partenza importante per la chiesa tutta, in modo che non ci siano più mezze misure nella condanna della criminalità organizzata». Lo ha ribadito, a Carlentini, nella chiesa Santa Tecla, durante la presentazione del suo libro «Pino Puglisi, il prete che fece tremare la mafia con un sorriso» edito da Rizzoli, il giornalista Francesco Deliziosi, capo redattore del Giornale di Sicilia, allievo e amico di Padre Puglisi che dopo la sua uccisione si è dedicato a mantenerne viva la memoria.

L'iniziativa è stata promossa e organizzata dall'Ucsi di Siracusa e dalla parrocchia Santa Tecla in collaborazione con l'associazione «Radio Una Voce Vicina» e inserita nel programma degli eventi realizzati in occasione delle celebrazioni del venticinquesimo anniversario della fondazione della  Parrocchia. L'incontro, moderato da Salvatore Di Salvo, presidente provinciale dell'Ucsi di Siracusa è stato aperto con i saluti del parroco della chiesa Santa Tecla don Luca Gallina, del presidente dell'associazione «Radio Una Voce Vicina» Michele Ruma e del consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia don Paolo Buttiglieri che ha introdotto la presentazione del volume. Presenti tutti i rappresentanti delle associazioni di volontariato, culturali e sportive di Carlentini e Lentini e anche il vice sindaco del comune di Carlentini Angelo Ferraro e il sindaco di Lentini Alfio Mangiameli.

«Per noi giovani sacerdoti - ha detto il parroco della chiesa Santa Tecla, don Luca Gallina - don Pino Puglisi è un punto di riferimento e un testimone. È un maestro e ci dice che il vangelo e la legalità vanno insieme, che in questo modo si può costruire una società diversa, una società migliore». Successivamente è intervenuto l'autore, Francesco Deliziosi, che  si è soffermato sull'esperienza di Don Puglisi nel quartiere di Brancaccio, a Palermo. L'autore ha denominato l'opera «un libro in presa diretta», che racconta tante cose vissute in prima persona. «C'è una frase di Padre Puglisi che ripetè più volte quando ancora non si era riusciti a far sorgere la Scuola Media nel quartiere di Brancaccio, che fu realizzata, paradossalmente, dopo il suo omicidio. Diceva don Puglisi: 'A qualcuno fa comodo che l'ignoranza continui perchè con l'ignoranza continua l'illegalita»«, ha ricordato Deliziosi.

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