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L’incendio in Ortigia, «È collegato al rogo ai Calafatari»

Ci sarebbe uno stretto legame tra l’incendio del furgone in vicolo Pozzo e il rogo di metà gennaio ai Calafatari. Su questa pista stanno lavorando i magistrati della Procura e i carabinieri della stazione di Ortigia.

SIRACUSA. Un incendio, quello scoppiato tre giorni fa al vicolo Pozzo, ad Ortigia, che potrebbe essere legato ad un altro, ma ben più eclatante: il rogo ai Calafatarl, capace di incenerire sette imbarcazioni. È una ipotesi investigativa a cui stanno lavorando i carabinieri ed i magistrati della Procura dopo l’ultimo episodio, culminato con il danneggiamento di un furgone, un Fiat Doblò, e dell’ingresso di una palazzina.

Gli occhi degli inquirenti si sono soprattutto posati sul mezzo e naturalmente sul proprietario, che, secondo alcune fonti investigative, ha attività legata alle escursioni in barca dei turisti. Da quanto emerge nell’inchiesta sul rogo ai Calafatari, scoppiato nella notte tra il 17 ed il 18 gennaio, si è scoperto che il vero obiettivo degli attentatori era di distruggere un’imbarcazione, sottoposta ad un lavoro di ristrutturazione in attesa di essere varata per la stagione estiva. Il titolare avrebbe voluta usarla per scopi turistici ed è probabile, a parere degli inquirenti, che qualcuno volesse ostacolare il suo piano. Una modalità che potrebbe essere stata usata anche nei confronti dell’altro imprenditore sebbene i danni siano stati assai inferiori, di certo in entrambi i casi il sospetto che siano rimasti vittima di un’intimidazione è molto forte.

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