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Avola, un muratore incensurato rinviato a giudizio per omicidio

Il gip dispone il processo per il muratore di 32 anni accusato di aver ucciso l’autotrasportatore e di averne bruciato il corpo. La difesa: l’imputato è innocente

AVOLA. Il gip del tribunale di Siracusa Stefania Scarlata ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Claudio Caruso, il muratore incensurato di 32 anni di Avola arrestato il 12 marzo dello scorso anno con l’accusa di essere il presunto autore dell'omicidio di Mario Liotta, l'autotrasportatore di Avola ucciso e poi bruciato l'8 novembre 2013 nelle campagne di contrada Bochini tra Avola e Noto. Il giudice ha accolto integralmente le conclusioni tracciate in aula dal pubblico ministero Magda Guarnaccia, che ha concluso la requisitoria chiedendo il rinvio a giudizio dell'imputato, a cui si sono associati i legali di parte civile, gli avvocati Paolo Signorello e Simona Vaccarisi, patrocinatori dei familiari dell'autotrasportatore ucciso. A nulla sono valse le argomentazioni della difesa, sostenuta dall'avvocato Antonino Campisi, che, forte anche delle proteste di innocenza dell'imputato, ha puntato a strappare una sentenza di non luogo a procedere per l'uomo. Il gip ha fissato l'avvio del processo in Corte d'Assise per l'udienza del 18 giugno prossimo. Secondo quanto ricostruito dai magistrati della Procura l'omicidio sarebbe maturato nell'ambito di un traffico di armi giocattolo modificate per presunti dissapori legati alla spartizione dei proventi.

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