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I gettoni contestati al Comune di Siracusa, Sullo: «Non abbiamo mai violato la legge»

Il presidente difende l’operato dell’assemblea cittadina: «Anche la Regione ha confermato la legittimità delle decisioni che abbiamo assunto»

SIRACUSA. «Abbiamo sempre operato nel rispetto della legge e del nostro regolamento». Nell’uragano che ha investito il consiglio comunale, è il presidente Leone Sullo, a far sentire la propria voce e a difendere l’assemblea cittadina. Una risposta diretta soprattutto al Movimento 5 stelle e al deputato regionale Stefano Zito che hanno parlato di «gettonopoli» mettendo in risalto i costi di un consiglio comunale da 1 milione e mezzo di euro l’anno e contestando una delibera che avrebbe fatto lievitare le spese per le sedute delle commissioni e le riunioni in aula. Sulla alza la voce e dice basta alle «strumentalizzazioni». «Rispetto al passato non c’è stata alcuna modifica regolamentare tendente a incidere sui costi - chiarisce Sullo -. Noi operiamo nel rispetto delle norme che prevedono da un lato un tetto alle presenze e alle indennità e dall’altro riconoscono ai consigli una autonomia regolamentare».

Il presidente del consiglio comunale rispedisce al mittente anche le critiche legate alla delibera legata al pagamento dei gettoni di presenza ai capigruppo e i loro delegati che partecipano alle sedute di commissioni delle quali non sono componenti. «Si è montato un caso su un parere reso da un funzionario - dice Sullo -. Un atto non notificato al Comune. Voglio sottolineare che l’assessorato regionale agli Enti locali, su un esposto presentato sulla composizione delle commissioni ha confermato la legittimità dell’operato del consiglio». Parole dure sono poi state usate in aula da Alberto Palestro che annuncia anche di voler adire le vie legali «per difendere la mia dignità».

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