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Siracusa, i "gettoni" dei consiglieri sotto accusa

Dossier del «Movimento 5 Stelle» che chiama in causa la Corte dei conti. Il deputato Zito: «Una delibera illegittima ha fatto aumentare le spese»

SIRACUSA. Dopo Agrigento e Misterbianco scoppia il caso dei gettoni di presenza delle commissioni consiliari al Comune di Siracusa. È quanto denuncia il M5s, secondo cui le sedute sono state «1201 nel solo 2014, che assieme alle 56 riunioni di consiglio, sono costate alla collettività 720 mila euro, cifra che lievita fino a 955 mila euro, se si aggiungono le sedute da settembre a dicembre 2013. Numeri più alti perfino del Comune di Agrigento, dove lo scandalo ha portato alla dimissione in massa dei consiglieri. Gli emuli di Stakanov sarebbero soprattutto nella commissione regolamento con 204 riunioni per una media di tre volte a settimana».

Secondo l'analisi condotta dal gruppo 5 stelle di Siracusa i consiglieri hanno totalizzato quasi tutti presenze (tra consiglio e commissioni) per arrivare a conseguire la cifra massima rimborsabile (1.694.05 euro), pari al 30% dell'indennità massima prevista per il sindaco. «Nel mirino dei deputati e degli attivisti Cinque Stelle - si legge in una nota - è finita soprattutto una delibera anomala (la numero 109 del 2013) che ha fatto lievitare le spese delle commissioni del 16 per cento, estendendo il gettone di presenza anche ai capigruppo o delegati che partecipano alle commissioni. Una delibera sostanzialmente bocciata dalla Regione, che ha messo nero su bianco che i
capigruppo che partecipano alle sedute delle commissioni, senza esserne componenti, 'non maturano il diritto alla percezione del gettone di presenzà. Cosa che invece è avvenuta puntualmente e che, carte alla mano, è costata ai contribuenti 152 mila euro in più». «Auspichiamo - dice il deputato regionale Stefano Zito - che queste somme saranno restituite. Altrimenti, giocoforza,
saremo costretti a presentare un esposto alla Corte dei conti».

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