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I «tagli» per i treni, un coro di critiche a Siracusa: basta penalizzazioni

Fratelli d’Italia accusa le Ferrovie: «Subiamo decisioni assurde e folli»

SIRACUSA. Una decisione «assurda» e «folle». Non usano mezzi termini Sandro Pappalardo e Alessandro Spadaro di Fratelli d’Italia per i tagli ai treni varati da Ferrovie dello Stato. Le corse e i mezzi in partenza dalla Sicilia e diretti verso le altre stazioni italiane sono ormai ridotti al lumicino e i due esponenti di Fratelli d’Italia lanciano dure critiche. «Dal prossimo 13 giugno - spiega Pappalardo, portavoce della Sicilia orientale - saranno tagliati i treni a lunga percorrenza dalla Sicilia verso il resto dell’Italia e viceversa. Questa è una decisione che non possiamo accettare».

Per Pappalardo la strada da seguire dovrebbe essere quella di potenziare le linee regionali con il raddoppio dei binari e invece si parla di fare scendere i passeggeri a Messina o a Villa San Giovanni per farli salire a piedi sul traghetto e riprendere poi un altro convoglio una volta arrivati sull’altra sponda dello stretto». Per Pappalardo «ancora una volta si vuole penalizzare una delle più importanti regioni d’Italia». «Si dovrebbe garantire un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale - ha aggiunto Spadaro, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia - e invece è enorme la differenza di trattamento tra Nord dove ci sono treni con il wi-fi, e Sud dove la gente è costretta a utilizzare i ”carretti”».

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