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L'omicidio di Gianluca Bianca, a Siracusa via al processo ma senza imputati

Prima udienza per i tre egiziani accusati: non sono mai stati rintracciati

SIRACUSA. La prima udienza del processo in Corte d’Assise sull’omicidio di Gianluca Bianca, il comandante del Fatima II scomparso il 13 luglio del 2012 al largo delle coste della Libia, è saltata. Una decisione motivata dal fatto che uno dei giudici, Alessandra Gigli, si era occupata del caso, firmando come giudice per le indagini preliminari i provvedimenti di arresto nei confronti di Ibrahim Mohamed Hamdy, 47 anni, Abd El Moatti, 47 anni, e Elasha Mohamed Rami, 41 anni, tutti quanti originari dell’Egitto ed accusati di omicidio.

Il processo andrà avanti senza gli imputati che, sebbene indicati dalla Procura di Siracusa come gli esecutori della morte di Gianluca Bianca, non sono stati mai rintracciati. Ad inchiodarli ci sarebbero le testimonianze degli altri tre componenti dell’equipaggio del Fatima II, siracusani, che agli inquirenti avrebbero raccontato dell’ammutinamento degli egiziani e poi di aver udito dei colpi di  pistola, presumibilmente sparati contro Gianluca Bianca. In realtà, il corpo del comandante dell’imbarcazione non è stato mai rintracciato, gli investigatori suppongono che sia stato gettato in mare dagli imputati, i quali dopo aver preso il timone del peschereccio si sarebbero diretti verso l’Egitto.

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