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Pomodorini distrutti dal gelo nel Siracusano

La neve a Pachino ha danneggiato il raccolto. La Regione dice sì allo stato di calamità. L’assessore Caleca: «Chiederemo la sospensione delle imposte»

SIRACUSA. Serre e tunnel con coltivazioni pronte alla raccolta di pomodorino interamente distrutte. Danni ingenti che ammonterebbero a oltre dieci milioni di euro nella provincia di Siracusa, dopo la nevicata che ha colpito la zona costiera nei giorni scorsi. Gelate che hanno distrutto intere coltivazioni di pomodorino, ma anche campi di lattuga, produzioni di carciofi e di peperoni. Un disastro naturale che ha messo in ginocchio l’economia agricola di molti comuni tra cui Portopalo e Pachino, ma anche delle zone più interne, come Francofonte, dove ci sono agrumeti. Da più parti si invoca lo stato di calamità e il blocco dei pagamenti delle tasse che andranno a incidere sul settore agricolo nei prossimi giorni.

E si lancia l’appello a segnalare i danni in modo da promuovere un’azione comune. Ieri l’assessore regionale all’Agricoltura Nino Caleca si è recato a Pachino per incontrare gli amministratori e gli agricoltori e accertare i danni. Caleca ha anche effettuato alcuni sopralluoghi in diverse aziende agricole del territorio. Adesso la Regione dovrebbe avviare l’iter per chiedere lo stato di calamità, come è emerso durante l’incontro. «Avvierò ogni possibile azione per sostenere l’economia agricola della Sicilia sud orientale – ha detto Caleca - che, a causa delle disastrose condizioni climatiche dei giorni scorsi, è stata letteralmente messa in ginocchio. Questo significa impegnare la giunta di governo nella dichiarazione dello stato di calamità naturale e avviare agli organismi competenti la richiesta di sospensione delle imposte dovute».

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