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Noto, «rivoluzione» per cambiare pelle
Il colpo grosso potrebbe essere Astarita

Quattro rinforzi già arrivati, altrettanti affari in fase di definizione. L’ex difensore centrale dell’Akragas due anni fa tra i protagonisti della salvezza

NOTO. Il rompete le righe è durato appena cinque giorni: il tempo di festeggiare il Natale in famiglia e poi tutti pronti a rituffarsi nel campionato. Il Noto Calcio agli ordini del tecnico Pippetto Romano è tornato in campo sabato per una prima leggera seduta di allenamento, in vista della ripresa del campionato: domenica 4 gennaio, per l'ultima del girone di andata, a Palazzolo Acreide (il Palatucci a causa dei lunghi lavori continua a essere "vietato" ai granata) ci sarà l'Agropoli, compagine che non ha alcuna intenzione di allontanarsi dalle zone nobili della classifica.

Finita la pausa festiva (i granata beneficeranno di un giorno di riposo solo per il brindisi di Capodanno) al Palatucci, per la consueta sgambata, si è rivisto l'antico gruppo rinforzato dagli ultimi arrivati Salvatore Tosto, Marco Cassandro, Manuel Cordeddu e Ruben Primo Iznardo. Ma la lista degli uomini in entrata non è ancora conclusa. Vestiranno la maglia granata il diciannovenne centrocampista Vincenzo Perna (ex Savoia), l'esterno offensivo congolese Francois Kabangu (ex Cisco Roma, Fiorentina, Empoli, Cavese e Triestina) e Vincenzo Manfrè, attaccante centrale, ex Città di Messina e due anni fa con Pippetto Romano al Licata.

 

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