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Noto, è ancora allarme per l'erosione della costa

A farne le spese un altro ampio tratto della strada che collega i lunghi viali del centro balneare alla piazza centrale

NOTO. Non si arresta l'erosione della costa a Lido di Noto, il centro balneare a sei chilometri dalla città. Mentre si continua a discutere sulla competenza e sui tempi degli interventi (l'area, stando a quanto dichiarato dal Comune di Noto in occasione del primo crollo, ricadrebbe nella proprietà del Demanio regionale), il mare senza sosta prosegue la sua opera, scavando e trascinando via muri e costoni. A farne le spese un altro ampio tratto della strada che collega i lunghi viali del centro balneare alla piazza centrale (quell'ampia zona che durante il periodo estivo è occupata dai venditori ambulanti, oltre ad essere utilizzata come parcheggio), che nella notte tra sabato e domenica è venuta giù trascinando anche buona parte della protettiva ringhiera in legno e vetro.

Il danno, già consistente in occasione del primo cedimento, ora si è notevolmente esteso, mettendo ancor più in allarme il Comune di Noto e quanti sono chiamati ad adoperarsi per porre rimedio al grave dissesto creatosi nella zona. Il nuovo crollo è avvenuto a distanza di due settimane dal precedente. La profonda fessurazione, lunga oltre quindici metri, si era aperta infatti nel primo pomeriggio del 10 dicembre scorso, tanto che buona parte dell'area, su disposizione dei tecnici del Comune di Noto, era stata immediatamente transennata, lasciando aperto solo un varco per consentire il transito dei mezzi (in quel tratto di strada sorgono due alberghi).

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