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Sprechi, impianto per eliminare cattivi odori a Siracusa costato 4 milioni e mai usato

La conferma che si tratta di una struttura del tutto inadeguata a eliminare i cattivi odori provenienti dal sistema di depurazione dell’Ias, che riceve 2.300 metri cubi di acqua ogni ora, è contenuta nello studio firmato da Gianni Andreottola, del dipartimento di Ingegneria civile e meccanica dell’Università di Trento

SIRACUSA. Un impianto di deodorizzazione costato quattro milioni di euro, mai entrato in funzione e che risulta adesso essere assolutamente inutilizzabile. Da rottamare. Un impianto realizzato dall’ex consorzio Asi con fondi del ministero dell’Ambiente e consegnato all’Ias per risolvere il problema dei cattivi odori e migliorare la qualità della vita delle popolazioni dei comuni dell’area industriale.

La conferma che si tratta di una struttura del tutto inadeguata a eliminare i cattivi odori provenienti dal sistema di depurazione dell’Ias, che riceve 2.300 metri cubi di acqua ogni ora, è contenuta nello studio firmato da Gianni Andreottola, del dipartimento di Ingegneria civile e meccanica dell’Università di Trento, a cui si è rivolto il presidente del consorzio «Ias» Sara Battiato. Con l’obiettivo di capire perchè quell’impianto non è mai entrato in funzione. Il responso è senza appello: inidoneità dell’impianto alla risoluzione del problema rispetto alle sostanze trattate. Stessa conclusione anche per la perizia disposta dall’Irsap l’ente, subentrato al vecchio consorzio Asi, e proprietario dell'impianto. Una vicenda arrivata ad una svolta dunque con l’insediamento dell’attuale presidente Battiato. E che l’Irsap ha anche portato sui tavoli della Procura.

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