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Sicilia, export-record per alluminio e cibi per cani

La vendita all’estero di macchinari per l'industria ha registrato un incremento dell'8,8%. Montante: «Massimo supporto per chi va verso nuovi mercati»

PALERMO. La Sim, azienda di Priolo specializzata nella fabbricazione di tubazioni nel settore petrolchimico, nel giro di 15 anni ha aperto sedi in Belgio, Olanda, Germania, Serbia e Bulgaria, riuscendo a dare lavoro a 300 siciliani impegnati periodicamente in missioni all'estero. L'impresa ragusana Cappello Alluminio, attiva nella produzione di prodotti in alluminio, ha realizzato due impianti fotovoltaici in Kenya. E ancora, la Pet Food di Alcamo esporta alimenti e prodotti zootecnici dal Nord Africa al Centro Europa. Ecco alcune delle storie di imprenditori siciliani che stanno portando il Made in Sicily in giro per il mondo e che hanno raccontato le loro esperienze durante il workshop «Tornare a crescere con l'export», organizzato da Confindustria Sicilia e da Sace, il gruppo assicurativo-finanziario specializzato nel sostegno all'internazionalizzazione delle imprese.

Guido Caporale, amministratore delegato della Sim racconta com'è iniziata all'estero l'avventura della sua azienda: «Lavoriamo dietro commesse ed esportiamo in tutta Europa tubi, apparecchiature e reattori per gli stabilimenti petrolchimici - spiega -. Il 90 per cento del fatturato lo realizziamo all'estero». Caporale spiega il ruolo che il gruppo Sace ha avuto nell'operazione export: «Siamo riusciti ad ottenere questi risultati grazie al sostegno di Sace che funziona come una sorta di filtro tra noi e i committenti dei Paesi esteri, riuscendo a proteggere il capitale investito dai rischi di natura politica ed economica».  Anche Giorgio Cappello, presidente della Piccola Industria di Confindustria Sicilia, racconta l'esperienza della sua azienda in Kenia: «Abbiamo costruito due impianti fotovoltaici ibridi, che permetteranno ad un'industria che produce rose di risparmiare il 60 per cento del carburante necessario ad alimentare il gruppo elettrogeno industriale». Ma la Sicilia non esporta solo tecnologia. Vincenzo Adragna è amministratore delegato di «Pet Food», un'azienda di famiglia nata 40 anni fa, specializzata nell'esportazione di cibo per animali da reddito e da compagnia. «Riusciamo ad esportare in 30 Paesi - spiega soddisfatto -. Contiamo 30 dipendenti e anche se a tirare è soprattutto il mercato interno, l'export rappresenta il 28 per cento del nostro fatturato».

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