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Avola, pietre e bottiglie contro il centro dei rifugiati

Un gruppo di giovani all’alba di ieri ha preso di mira l’edificio che ospita tredici africani che sono scappati dalle guerre scoppiate nei loro Paesi d’origine

AVOLA. Raid notturno in via Rattazzi ad Avola. Alcuni individui in sella a dei ciclomotori e a bordo di un’auto, per oltre mezz’ora, hanno preso di mira il centro Sprar che accoglie giovani rifugiati africani. con lanci di pietre e bottiglie di vetro.  I teppisti avrebbero scagliato contro l’edificio anche un sacco pieno di immondizia. E ieri notte, intorno alle 3, c’è mancato poco che si sfiorasse la rissa tra gli «attentatori» e gli ospiti della struttura. Ieri mattina a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine i responsabili del centro che hanno condannato il gesto di chiara matrice razzista. Il centro di via Rattazzi ospita tredici giovani profughi, di età compresa tra i 19 e 24 anni, provenienti da Mali, Somalia, Eritrea e Nigeria. Si tratta di persone fuggite dalla guerra ed inseriti nel progetto di protezione per richiedenti asilo e rifugiati del ministero dell’Interno.

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