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Priolo, una sala bunkeraggio da 13 milioni di euro

PRIOLO. Un investimento da 13 milioni di euro per la realizzazione della sala controllo bunkerizzata all’interno della raffineria Isab impianti sud, a Priolo. Il progetto che, ha ottenuto nei giorni scorsi la concessione edilizia dall’ufficio urbanistica del Comune di Priolo, è stato illustrato ieri mattina con la presentazione del cronoprogramma nell’aula consiliare da parte del vicedirettore generale e direttore delle Risorse umane e delle Relazioni esterne dell’azienda, Claudio Geraci insieme al responsabile delle Relazioni istituzionali, Luigi Cappellani, alla presenza del sindaco di Priolo, Antonello Rizza, del presidente del consiglio Beniamino Scarinci e di una delegazione dei consiglieri comunali.

Il progetto prevede la realizzazione della struttura su un’area di circa 400 metri quadrati in una posizione più decentrata rispetto a quella attuale. I lavori edili saranno affidati a metà del prossimo anno per essere completati nei primi mesi del 2016. Previsto l’impiego per la costruzione del manufatto ed il passaggio di cavi e del cablaggio mediamente 100 unità al giorno come operai dell’indotto edile. «La parte più complessa – ha spiegato Claudio Geraci durante il suo intervento – riguarderà il trasferimento di cavi e segnali dalla vecchia alla nuova sala controllo, che opereranno in parallelo con interventi che saranno effettuati con l’impianto in marcia, garantendo comunque la totale sicurezza».

Un’opera che così come ha rilevato Geraci eleva lo standard di sicurezza all’interno della raffineria e che allinea gli impianti alle due sale di controllo operative agli impianti Nord e nell’area del cogeneratore. Ribadito inoltre con un programma illustrato ieri l’impegno che l’azienda sta sviluppando con investimenti realizzati per 25 milioni 967 mila euro sugli impianti in applicazione alle prescrizioni previste dal ministero dell’Ambiente ed inserite nelle autorizzazioni integrate ambientali. Il sindaco di Priolo ha ribadito l’esigenza che vengano garantite le imprese e le maestranze locali. «L’iter burocratico di questa opera – ha spiegato il sindaco Antonello Rizza – è stato lungo e tortuoso e si è concluso dopo sei anni da quando è stata emanata la prescrizione del Comitato tecnico regionale ed è proseguita con incontri svolti al Ministero dell’Ambiente. Questo progetto migliora i livelli di sicurezza della zona industriale e dei lavoratori, ma anche dei cittadini che vivono a ridosso di questa zona».

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