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Siracusa, acqua a singhiozzo

SIRACUSA. Nuova emergenza idrica nel centro storico e ad Epipoli. È stata una giornata nera quella vissuta ieri per l'intera mattinata anche tra i cittadini di alcune zone della Pizzuta e della Mazzarrona dove è tornato a distanza di pochi giorni l'incubo legato alla carenza di acqua, arrivata a singhiozzo. Per oltre cinque ore due interi quartieri e vaste zone della città sono rimaste così praticamente a secco.

L'emergenza è stata causata dalla presenza di aria nelle condotte dopo un nuovo intervento di manutenzione che si era reso necessario nella serata di venerdì. L'amministrazione comunale, su disposizione dell'ufficio tecnico, ha provveduto agli interventi lungo l'area di via Ascari che è stata anche riaperta alla circolazione veicolare e la situazione, dopo una prima fase di pressione bassa dai rubinetti è tornata alla regolarità già nel primo pomeriggio di ieri, ma le proteste sono state decine. Molte di queste da parte dei commercianti del centro storico costretti a dover stare fermi per diverse ore. «I disservizi non si contano più - ha detto il gestore di un bar di Ortigia, Sebastiano Boscarino - chiederemo i danni al Comune, siamo stati costretti a dover fare andare via i turisti perché ci trovavamo senz'acqua».

A puntare il dito contro l'amministrazione comunale è anche il «Movimento 5 Stelle» con il parlamentare regionale Stefano Zito ed il componente del Meetup «Grilli aretusei», Giuseppe Raimondi, che ieri durante una conferenza tenuta nella sede di viale Teracati hanno chiesto come priorità di ammodernare il parco macchine e serbatoi di San Nicola e Dammusi. «È necessario un programma di manutenzioni generali degli impianti idrici vecchi di oltre cinquant'anni - ha spiegato Zito - e questo non è stato neanche inserito nel bando che scadrà il 29 settembre. Manca una vera e propria programmazione per questi lavori che ormai sono necessari, visti i continui distacchi. Tutto questo si traduce in un ulteriore costo per le attività come bar, ristoranti e panifici che proprio a causa di questi distacchi hanno subito dei danni alle proprie attrezzature con l'interruzione di un servizio pubblico.

Operando in regime di emergenza inoltre il Comune è ostaggio delle ditte che vengono chiamate alle riparazioni, vorremmo conoscere dal sindaco come intende programmare il servizio in vista dell'apertura delle buste il prossimo 29 settembre. Registriamo il fatto che i consulenti indicati dal Comune per le problematiche del servizio idrico sono aumentati, diventando tre, ed allo stesso tempo sono aumentati i disservizi». Giuseppe Raimondi, del Meetup «Grilli Aretusei», ha sottolineato che l'attuale sistema idrico espone sia l'amministrazione comunale che gli stessi cittadini ad un ulteriore aggravio nei costi energetici. «In questi anni non si è proceduto ad alcun intervento radicale di miglioramento dell'attuale sistema idrico che è usurato - ha detto Raimondi - e non fa altro che divorare energia che i cittadini si ritrovano poi a pagare in bolletta. I problemi relativi ai continui black-out o ”colpi d'ariete” sono dovuti proprio al fatto che le condotte mancano di sistemi di protezione dalle interruzioni dell'erogazione di energia elettrica proprio perché obsolete. In tutta questa vicenda ci duole inoltre registrare il silenzio assoluto dell'assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Rossitto che finora non ha mai preso una posizione netta. Chiediamo inoltre al sindaco di farci visitare le due centrali di San Nicola e Dammusi per potere dare un contributo anche noi».

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